inspection game

“Le storie belle? Quelle vere…”

E le storie vere sono quelle fatte di successi e fallimenti. Sono le storie che nascono dal coraggio e dalla voglia di fare, realizzare progetti proprio lì dove sei e con quello che hai in quel momento. Anche se è poco. Molto poco.

Nasce Orangedev

È il 23 novembre 2016 quando a Lucca si firma la costituzione della nuova start-up, la software house siglata Orangedev.

Sullo sfondo, un momento storico complicato dalla crisi che gioca contro, e l’Etna…

Sì perché Orangedev vive in Sicilia, un angolo della terra amata per il cibo, il mare, i paesaggi, la storia e le tradizioni… ma molto poco votata alla tecnologia e, sicuramente, non così popolare per sfornare eccellenze in ambito IT.

Non è un caso, infatti, che tante menti brillanti volino via da questa meravigliosa terra.

Invece Orangedev mette radici proprio qui, a pochi chilometri da Catania, a Misterbianco per la precisione, ai piedi dell’Etna.

Orange + DEV

Poche cose all’inizio, ma le più essenziali ci sono: il nome e i colori del logo, nato dall’unione del frutto simbolo di questa terra, l’arancia. E dunque, Orange + Dev = Developer / Sviluppatori.

E poi le persone. La start-up che si muove in ambito tecnologico prende vita dalle persone, dalla competenza e dalla voglia di fare di giovani fiduciosi uniti dalla stessa passione per il lavoro e… per il gioco.

Sì, il gioco.

Fin da subito, lo spirito che aleggia nella giovane azienda è goliardico, creativo, aggregativo. Ancora oggi, nella sua maturità non esistono gerarchie piramidali, si lavora tutti allineati condividendo progetti, obiettivi, sapere… e anche il gioco, un elemento onnipresente in Orangedev. Come il gusto per il buon cibo!

Un tempo, il momento ricreativo in azienda era la mezz’ora dopo pranzo a “sfantasiare” con “Call of Duty”, il videogioco del genere ‘sparatutto’.

Oggi ci piace metterci alla prova dal vivo, e abbiamo scoperto il tennis da tavola, il meraviglioso Ping Pong. Chiamateci pure orangepongisti!

Anche la convivialità per noi è importante: ci piace festeggiare i momenti, e il buon cibo accompagna i nostri successi, gli eventi, le novità. Insomma, si trova sempre una buona scusa per riunirci intorno a una tavola imbandita, che sia in Sicilia o in Toscana, dove oggi si trovano i tanti clienti che nel tempo ci hanno dato fiducia.

Orangedev “mette su casa”, i primi passi

È vero, i primi passi sono sempre un po’ faticosi, ma se vissuti con entusiasmo possono dare grandi soddisfazioni. E infatti, ne conserviamo un bellissimo ricordo mantenuto vivo dagli scatti dei momenti clou che ci vedono, più giovani e magri, costruire cose e fare traslochi avanti e indietro per trasportare i primi mobili che riuscivamo a recuperare.

Non potevamo permetterci molto, ma quel poco che c’era bastava per guardare oltre.

L’avventura in Orangedev inizia in un locale immenso, un open space di 250 mq., vuoto, senza un mobile, talmente vuoto che l’eco faceva da sfondo disturbando le prime call con i clienti.

Non c’era nulla, se non le prime 2-3 scrivanie da 10 euro prese da Ikea… e i tappetini per i mouse ricavati dai fogli di cartone.

In un angolo, il mitico bonsai di Ficus Benjamin, alto poco più di una ventina di centimetri, che ancora oggi esiste ma sotto altre forme, e l’irrinunciabile macchinetta del caffè… Perché, si sa, lo sviluppatore è quell’essere capace di trasformare la caffeina in righe di codice.

Nonostante quel vuoto cosmico, le vetrate immense alle nostre spalle facevano tanto New York! e lasciavano cadere lo sguardo sull’Etna.

L’impeto del vulcano che non smette di essere attivo è, forse, l’immagine che rende meglio l’energia e lo stato d’animo di una start up appena nata e con la voglia di fare e sperimentare idee.

Non sono state tutte vincenti, le nostre idee, ma tutte vissute fino in fondo e “messe su strada” senza lo spauracchio dell’errore, perché nulla si crea senza sbagliare. Se vuoi creare, devi anche poter sbagliare.

Orangedev prende forma

Prende forma dalla voglia di creare senza pensarci su troppo. È così che piano piano l’open space da grezzo inizia a prendere forma e a riempirsi di scrivanie e PC… Mentre insieme all’arredo crescono anche il team e la rosa dei clienti con i primi progetti importanti da sviluppare.

Ancora oggi nella sala riunioni abbiamo il nostro tavolo lungo 5 metri donatoci dall’affittuario del locale, e poi trasformato da noi ispirandoci ai colori e al logo di Orangedev.

A guardarlo, viene in mente il classico scenario da film americano dove tutti si radunano per lunghi e spossanti meeting. Ma in Orangedev non è questa la regola. “We hate meetings!”.

Le nostre riunioni sono essenziali, puntano all’essenza, come il nostro approccio al lavoro che deriva dal metodo di Project Management che abbiamo fatto nostro, quello Agile, e che abbiamo collaudato dopo anni di esperienza sul campo.

Il metodo agile

Il metodo Agile lo abbiamo introdotto in azienda per seguire lo sviluppo dei software e mantenerne sempre il passo con le evoluzioni tecnologiche che possono venir fuori nel corso del tempo.

Perché un software può anche vedere la luce dopo mesi e mesi e, molto probabilmente, in quel lasso di tempo possono intervenire cambiamenti di cui bisogna tener conto.

Alla luce di questi possibili cambiamenti, si fa il punto col cliente ogni 15 giorni per rimodulare gli eventuali obiettivi del progetto.

Tra noi del team, nei primi anni, “la regola del gioco” era il lancio della palla da rugby. Ci si lanciava la palla a turno restando in piedi e chi la riceveva doveva dire rapidamente cosa aveva fatto il giorno prima, cosa non aveva potuto fare, e cosa avrebbe fatto il giorno stesso. Rapidi, essenziali, dritti al punto!

La palla da rugby è ancora tra noi, come il bonsai del resto, anche se oggi i meeting interni si fanno perlopiù da remoto, ma sempre con lo stesso spirito del “less is more”.

Essenziali, dritti al punto.

Orangedev cresce

Ricordate l’eco che all’inizio disturbava la nostre call con i clienti?
A un certo punto, il nostro immenso locale inizia a riempirsi di altre scrivanie, anche un po’ più belle delle prime… e con i tappetini del mouse veri, di color arancio, per richiamare il nostro logo al quale siamo affezionatissimi.

E anche i nostri ospiti nel frattempo iniziano ad aumentare, tra i clienti e le nuove risorse da integrare. Ma ora li vediamo entrare dalla porta a vetri scorrevole, che ha preso il posto del buco vuoto, accolti dal nostro “portinaio” tecnologico, il tablet con il software di riconoscimento facciale sviluppato da noi per uso interno, o meglio, per far colpo sui clienti che ancora non ci conoscono.

Oggi Doorkeeper, questo il suo nome, è un’applicazione molto più sofisticata di come era all’origine, e con molte più funzioni avanzate.

Ma tra le tante altre cose create da noi, quest’applicazione che oggi ci sta dando tante soddisfazioni, nasce dalla voglia di sperimentare e fare, come pure è stato per la lavagna trasparente, la nostra whiteboard tecnologica, il cabinato arcade dei giochi anni ‘80, il dispositivo elettronico per il controllo della qualità delle merci stoccate nei magazzini… tanto per nominare le iniziative che ci hanno dato veramente tanta soddisfazione perché nate senza pensarci su troppo, con lo spirito di fare.

E anche l’eco a un certo punto sparisce. Non solo grazie all’arredamento che ha riempito la sala, ma anche perché finalmente è arrivato il momento dei pannelli fonoassorbenti a forma di nuvoletta. E non l’abbiamo scelta a caso, la nuvoletta.

Fin da subito, infatti, la nostra direzione è stata chiara e mantenuta nel tempo: tutto solo in Cloud, non esiste hardware, server, USB in Orangedev. Tutto gira su cloud. E non usiamo neanche le stampanti, siamo un’azienda totally paperless.

Orangedev si riproduce

Ormai adulta e bella panciuta, Orangedev è pronta per riprodursi.

È dalla sua costola, infatti, che nascono le filiali in Toscana, a Lucca e a Massa Carrara, perché aumentando i clienti e i progetti da sviluppare, siamo già a metà strada… con gli uffici ben arredati e accoglienti, l’angolo caffè dedicato e tutto al suo posto. Anche le piante, che ora riusciamo a mantenere vive e vegete dopo anni di tentativi…

Il vento è cambiato, sì, è vero, ma lascia inalterato qualcosa che ci ha permesso di realizzare tutto questo e di vederlo crescere ancora: il nostro spirito, la passione che muove questo lavoro, la voglia di costruire e giocare, il gusto per la convivialità che resta a fare da sfondo a ogni nostra nuova conquista.

E a proposito di nuove conquiste… la storia di Orangedev non finisce qui. Abbiamo ancora qualche altra avventura da raccontare!